Editoriale Ojorojo


Opinìon

Anne Marie Gervais

Assemblea Permanente dei Diritti Umani
della Bolivia



Patricia Nolasco Guillén

Assemblea Permanente dei Diritti
Umani della Bolivia



 


Bolivia: una composizione magica di valori


La Bolivia vive un’importante opportunità di trasformazione
che attraversa  il desiderio di tutti :
vivere in maniera degna secondo  i propri
valori e credenze. Pertanto, questa situazione crea un confronto di valori fra
diverse culture e modi di vedere e esprimere le proprie  realtà come se ogni persona avesse gli
occhiali da sole sugli occhi, qualcuno rossi, qualcuno blu, verdi o gialli che
generano un arcobaleno di possibilità. Solo se si trovasse uno spazio dove
poter  esprimere questi colori unici di
ogni essere umano o di ogni comunità di questo popolo pluriculturale e
multietnico, allora i colori dell’arcobaleno si uniranno per formare il colore
bianco senza perdere le caratteristiche di ognuno di essi e questa unione acquisirà
una forza unica e incomparabile.


Questi occhiali sono come i filtri che mettiamo sulla
macchina fotografica  sia per ottenere
un’immagine deformata sia  per aumentare
i contrasti tra i vari aspetti dell’immagine. Da esseri umani,  i nostri filtri sono  le nostre credenze, esperienze di vita,
desideri, valori e tutto ciò che deforma la nostra percezione della realtà e
influenza la nostra maniera di vedere il mondo.  Adesso abbiamo un compito: prendere coscienza
di questi filtri e scegliere come trasformare i colori della vita.


Continueremo a confrontarci come esseri umani, mettendo a
fuoco le differenze e le contraddizioni o rivolgeremo  il nostro sguardo alla complementarietà e
alla varietà? La diversità boliviana è la caratteristica di questo popolo e
questa diversità è talmente magnifica  da
avere una molteplicità di rappresentazioni della vita, tanto potente  da esser capace di trasformare non solo la
Bolivia, ma tutto il pianeta.


Per vivere in pace e armonia con altri esseri che hanno
diverse visioni, che hanno filtri di altri colori, dobbiamo far sì che avvenga
un processo di trasformazione personale, che ci permetta di riconoscere il nostro
colore e accettare quello degli altri per approdare alla conoscenza di noi
stessi. Io personalmente credo che i diversi 
gruppi  conoscano  e possano identificare e elencare i propri
valori e modi di vedere il mondo, però, conosciamo  realmente quelli  degli altri? No. Perché si sta guardando
attraverso i propri filtri che rende distorta la percezione della realtà.


Più che la tolleranza, quello che cerchiamo come essere
umani è una sinergia che favorisca l’utilizzo della forza della diversità. Per
esperienza, sappiamo già che quando facciamo una collaborazione, un vero lavoro
di squadra, abbiamo molto di più che la somma di due persone, come quando
osserviamo due bambini giocare assieme e ciò che vediamo è la potenza di questa
unione espressa in urla e risa; questo duo ci regala una forza, una
complementarietà e un sentimento di comunione con tutti coloro che li circondano.
È attraverso l’unione e i legami che otteniamo la forza, non attraverso la
divisione.


È arrivato il momento di lasciare da parte l’odio e il
risentimento per cominciare a comunicare tra di noi con l’obiettivo di
raggiungere questa unità rispettando i colori e le diversità di ognuno, per
formare un’immagine completa costituita da diversi elementi. Una fotografia è
completa in se stessa:  non si possono
separare i suoi colori, i suoi contrasti e le sue espressioni, i suoi elementi
e i suoi soggetti. Tutto ciò è la composizione di un’immagine completa, perfetta
e forte che genera dentro di noi sensazioni e sentimenti. La fotografia è una
rappresentazione della vita, delle  nostre vite piene di filtri, però non dobbiamo
dimenticare che questo raggruppamento di elementi dà  senso e significato alle immagini, così come i
legami tra le persone e tra gli esseri umani e tutto ciò che li circonda sono
ciò che dà senso alla vita stessa.

In questo momento i boliviani sono di fronte ad una sfida e
perciò proponiamo di creare una composizione simbolica attraverso le
testimonianze fotografiche della 
rappresentazione della  vita.
Vogliamo chiedere la vostra collaborazione 
nell’ inviarci i vostri filtri, i vostri sguardi di fronte alla vita,
ritratti della diversità boliviana, per 
creare un’immagine rappresentativa del desiderio di trasformare questa
società tramite l’unità, il rispetto di ogni essere umano,  dei suoi modi  di vivere, il vostro modo di vivere ciò che vi
circonda.


Più che una distinzione, ciò che proponiamo è un collage
simbolico delle forze sinergiche boliviane. Cambieremo i nostri filtri di
differenziazione, di  guerra e
risentimento per il filtro della diversità, dell’unità, della fratellanza e della
forza.

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